…Come una grande orchestra!

ARS Amateur Radio Society   Crediamo che ci sia poco da dire davanti alla vivacità che i Circoli della nostra Associazione stanno dimostrando. Dall’ultimo nato, al primo, stiamo assistendo ad una specie di competizione, ad una rinascita delle attività che dovrebbero distinguere ogni gruppo di coloro che vogliono definirsi O.M.

   Sono molti anni che si registrava uno strano “silenzio Radio”, una specie di torpore che aveva colpito questa grande famiglia dei Radioamatori. Nella nostra Society questo trend sta per essere invertito, di più, già ha imboccato la direzione opposta:

quella del rinato entusiasmo verso le attività per le quali siamo nati ed esistiamo.

Praticare la Radio.

   Ed è così che da un giorno all’altro, perseverando, invogliano, sbagliando, correggendo la rotta, questa Associazione ha saputo stimolare quella voglia repressa, forse da avvenimenti che hanno spesso inficiato questa bella passione tutta nostra, di rimettersi le cuffie in testa davanti al nostro RTX.

   Beh, siamo consapevoli di questa svolta e, ovviamente, felicissimi. Perché notiamo che questo “Rinascimento” sta contaminando tutti, sta creando i presupposti di una nuova era per la Radio, come noi la intendiamo,  per i Radioamatori, quelli veri, con la RF che gli scorre nelle vene.

Non è proprio consuetudine che un  O.M. ti scriva parole a limite della commozione:

”Grazie mille di tutto. I vs articoli ci spingono a fare di più. Abbiamo costituito il Circolo poiché abbiamo tanta voglia di fare. Alcamo era troppo ferma”

   Ecco, questo e quanto di più gradito che ci sia pervenuto negli ultimi mesi. Vuol dire che ARS Italia sta percorrendo la strada giusta, impervia, difficile ma proba. Era, forse ciò che gli OM volevano? Ai posteri la sentenza.

   Noi di ARS Italia, noi Soci, perché questo siamo, dobbiamo sentire il dovere morale di esistere in funzione di un gruppo che suoni come una grande orchestra sinfonica, composta da fiati e tamburi, chitarre e violini ma che seguano uno stesso spartito. Non è semplice, nessuno lo ha mai pensato.

   A volte ci sono strumentisti non all’altezza, capita. Bisogna educarli, fargli capire come si legge uno spartito, difficili ma possibile di una corretta interpretazione. Se ARS Italia sta avendo questo successo, vi possiamo assicurare che non è autocelebrazione, ci mancherebbe, il motivo è solo uno:

la capacità di aggregazione e la condivisione di una visione comune del fare associazionismo, null’altro.

   Allora chi si avvicina alla Society deve sapere questo, deve scriverselo nel DNA, deve capire che qui trova una grande orchestra capace di interpretare e soprattutto eseguire partiture “musicali” degni di grandi maestri. Chi “suona ad orecchio”, ci ineresa poco, ma se vuole siamo disposti anche ad imparare qualcosa.
73s

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